Pregare e sperare…mentre si lanciano bombe.


Oggi ad Aleppo un ondata bombe ha causato la caduta di macerie e la distruzione di moltissimi edifici, è stato trovato un neonato di pochi giorni sotto le macerie, vivo. Un vero e proprio miracolo, ma non bisognerebbe aspettare un miracolo dovremmo agire con il cervello e non, come da nostra abitudine, aspettare che i morti arrivino ad un numero elevato e fare finta di piangere e di pregare per loro quando noi invece di distruggere le basi militari dell’ISIS colpiamo ospedali o edifici civili. Magari smettero di ragionare come idioti quando i neonati ritrovati sotto le macerie saranno morti…non siamo abbastanza intelligenti per fermarci prima.

10 pensieri su “Pregare e sperare…mentre si lanciano bombe.

    1. Purtroppo se si pensiamo di non poter fare nulla il nostro cervello non riuscirà mai a trovare lo stimolo per ribellarci alle scelte idiote (in ogni campo) di alcuni politici, i potenti sono potenti grazie a noi, ai nosri voti, ai nostri appoggi se questo viene a mancare i potenti perdono la loro forza, non si parla di rivoluzione violenta ma una rivoluzione usando il cervello potrebbe trovare una soluzione a molti problemi, potremmo anche non valere niente ma è fondamentale non pensarci e andare avanti così che non serva il “destino” per salvare un neonati ma basti usare la nostra testa in maniera umana

      Piace a 1 persona

      1. Sì, i potenti li designiamo noi, è vero. Ma non siamo i soli al Mondo, c’è chi ha più potere, chi decide le sorti dell’umanità. Ci sono intrighi e giochi dei quali noi siamo pedine manovrate…
        Sarò disfattista, arrendevole, ma non vedo una soluzione: piango le ingiustizie

        Piace a 2 people

      2. Ma tu hai ragione su tutto, siamo pedine in mano ad altri ma non è un motivo per arrendersi, è necessario almeno pensare di potercela fare perchè se tutti pensiamo di potercela fare magari ce la facciamo, i drastici cambiamenti nascono in questo modo, pochi controllano tanti e manipolano le loro idee, quando i manipolati capiscono di essere legati a dei fili e di essere marionette si devono ribellare perchè insieme si riesce a sovrastare la forza di pochi, anche senza violenza, capisco e accetto il tuo ragionamento ma se l’umanità pensasse solamente così persone come Ghandi, Martin Luther King, Aung San Suu Kyi, Lu Xiaobo e moltissimi altri si sarebbero subito arresi e il mondo sarebbe diverso

        "Mi piace"

      3. Bisogna iniziare dalle piccole cose, da non dire si o no in base a quello che i potenti dicono ma a usare il proprio cervello, se c’è qualcosa che non funziona non si inveisce contro il televisore ma si affrontano le situazioni attivandosi e cercando in ogni modo di fare arrivare il tuo pensiero non solo ad altri che potrebbero pensarla esattamente come te la anche ai potenti che potrebbero iniziare a tremare e forse cambierebbero alcune loro idee

        "Mi piace"

      4. Ho combattuto lotte politiche venti anni fa. Ero un’adolescente e ci credevo. Ora sono arresa.
        “Tutto cambia per non cambiare niente”(non ricordo le parole precise, ma questo è il succo) scrive Tomasi da Lampedusa. :-/
        La mia arrendevolezza la vedo in moltissime altre persone. Gli ideali stanno scomparendo per colpa degli stessi politici

        "Mi piace"

      5. Ognuno la pensa come crede io rispetto la tua idea ma vado avanti senza fermarmi o arrendermi non voglio darla vinta ai burattinai, vado avanti anche per i neonati sopravvissuti sotto le macerie che si meritano un futuro migliore ed è mio compito (e di chiunque altro la pensi come me) disegnare il futuro del mondo

        "Mi piace"

Lascia un commento