Il personaggio: Vincent Van Gogh

Nel 1853 in Olanda nacque un bambino che diventerà uno dei più grandi artisti della storia e anche una delle persone più sensibili che il mondo abbia mai visto. Van Gogh è per molti il più grande pittore della storia, non solamente per i quadri e per il loro valore sempre emozionante ma anche per le sue vicessitudini che gli hanno fatto vivere una vita incompleta e distruttiva, i suoi quadri sono dei capolavori e nel suo tempo questo artista non trovò nessun apprezzamento, fece più di 900 quadri che sono finito nei libri di storia dell’arte. Ma un altro elemento che contraddistingue Vam Gogh dagli altri pittori e la sua capacità di convertire il dolore e la sofferenza della sua vita in immagini magnifiche piene di colori e di gioia, questa capacità di convertire i mali della vita in opere grandiose è la virtù unica e inimitabile di questo pittore. Nel 1890 la sofferenza pervade la sua mente totalmente e si uccide ponendo fine alla sua dolorosa vita ma diventando immortale grazie ai suoi capolavori.

9 pensieri su “Il personaggio: Vincent Van Gogh

  1. Immenso Artista, lui, vedere anche solo un’immagine di una qualsiasi sua Opera mi dà i brividi. Ogni volta che vedo i suoi quadri da vicino, invece, sono colta dalla sindrome di Stendhal. Lo trovo riflesso in ogni sua pennellata.
    ^_^

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  2. Il mio pittore preferito…e forse, definirlo solo pittore è davvero riduttivo, perché solo un’artista del genere riesce a produrre tali opere d’arte che perdurino nei secoli dei secoli trasmettendo sempre la stessa nostalgica melodia quando li ammiri…

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  3. Eppure ancora non mi capacito sull’idea del suicidio. Il mio dubbio è supportato da recenti teorie secondo cui il grande pittore olandese non si sia in realtà sparato da solo ma che sia stato vittima di un incidente. Si dice che mentre Vincent stava dipingendo il “Campo di Grano con Corvi”, alcuni ragazzini stessero giocando con una vecchia pistola lì vicino. Partì un colpo accidentalmente che ferì gravemente Van Gogh, il pittore per evitare guai a quei bambini disse di essersi sparato da solo.

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